top of page

Stress costante, postura e performance, quali relazioni li lega?

Stress costante, postura e performance intellettuali e fisiche sono strettamente correlate: uno stato di stress (di-stress) protratto nel tempo modifica la postura che a sua volta agisce negativamente sulle capacità cognitive, relazionali e produttive. Alla base del malfunzionamento un disallineamento del corpo e una riduzione delle funzioni vitali che si manifestano, tra le altre cose, con stanchezza fisica, visione distorta della realtà e pensiero negativo.



Uno studio pubblicato nel 2016 su Plos One ha esaminato oltre 200 persone, dimostrando che lo stress cronico causa un aumento della tensione muscolare e modifiche posturali. Quando si è sotto pressione i muscoli tendono a irrigidirsi, causando scompensi della colonna vertebrale e curvatura della schiena. Con effetti negativi e a cascata sulla salute e i livelli di benessere e efficienza psico/fisica.


Un'indagine condotta dall'American Psychological Association nel 2018, su quasi 3.500 lavoratori statunitensi, ha evidenziato che il 77% degli intervistati dichiara di soffrire di stress al lavoro, con ripercussioni sulle capacità mentali. Lo stress cronico porta ad affaticamento cognitivo, problemi di concentrazione e deficit di memoria, compromettendo le performance lavorative.


In un altro studio pubblicato questa volta sul Journal of Occupational Health Psychology nel 2019 su 300 dipendenti di un'azienda ha rilevato che elevati livelli di stress sono associati ad una riduzione della produttività fino al 30%. Alti livelli di cortisolo e tensione muscolare interferiscono con le funzioni cognitive come attenzione, risoluzione dei problemi e processo decisionale.


Questi studi mostrano chiaramente come stress prolungato, postura scorretta e riduzione delle performance lavorative siano tra loro strettamente legati. Livelli di stress "trascurati" e non gestiti in modo corretto peggiorano la postura e le capacità mentali, impattando sulle relazioni, sulla produttività e sulla qualità della vita e del lavoro svolto. Tra le conseguenze più comuni del Di-Stress c'è anche un'alimentazione malsana.


Forte stress e performance lavorativa

Vivere sotto pressione per lunghi periodi a causa del forte stress familiare e lavorativo può indurre a scelte non ragionate e avere delle ripercussioni negative sulle performance e sui risultati. Quando si è soggetti a elevati livelli di stress per troppo tempo, si attivano nell'organismo dei meccanismi fisiologici che pur avendo lo scopo di dare la spinta per fare fronte alle difficoltà, finiscono per giocare contro l’organismo.


In particolare, aumenta la produzione di cortisolo, l'ormone dello stress, che è utile a breve termine per fornire energia e concentrazione ma quando rimane alto per molto tempo inizia ad avere effetti negativi. Il cortisolo in eccesso può compromettere la memoria a breve termine, ridurre le capacità di ascolto e di apprendimento, problem solving e di presa di decisioni.


A livello cognitivo, lo stress riduce l'attenzione, la concentrazione e la capacità di ragionare in modo logico, veloce ed efficiente. Tutto questo si riflette inevitabilmente sulla qualità della vita e del lavoro svolto durante la giornata lavorativa e sulla produttività generale. Anche la flessibilità, la creatività e la capacità di innovare ne risentono.


Per questi motivi, è importante cercare di mantenere livelli di stress in equilibrio per le proprie capacità, praticando anche adeguate tecniche di rilassamento, meditazione ed esercizio fisico che possono controbilanciare l'impatto negativo dello stress sulle relazioni e sulle performance lavorative in un’ottica di cultura del benessere più ampia e profonda.


Periodo di forte stress, postura e dolori muscolo-scheletrici

Mantenere posture scorrette, specialmente quando si è sotto stress, può causare o aggravare dolori e fastidi muscolari, andando così ad aumentare il livello di stress complessivo. Un circolo vizioso che negli anni crea danni strutturali e invalidanti come l'infiammazione del nervo sciatico e lombosciatalgia per esempio dovuta ad un'ernia L5/S1, sindrome del tunnel carpale, periartriti e cervicalgie croniche. Ma anche disturbi invalidanti a livello di respiro, intestino e stomaco.


Quando si è sotto pressione i muscoli tendono a irrigidirsi e a contrarsi in modo eccessivo, peggiorando la postura abituale. Questo porta a una maggiore tensione muscolare e alla compressione di nervi e dischi intervertebrali, con conseguenti dolori alla schiena, al collo e alle spalle. Il corpo invia così continui segnali di fastidio e dolore, che contribuiscono ad alimentare lo stato di stress. Si crea, in questo modo, una continua interazione tra postura, tensione muscolare e stress.


Riconoscere i principi di una postura corretta, specialmente durante le attività sedentarie come lavorare al computer, è fondamentale per:


1. Ridurre la tensione muscolare e il carico su colonna e dischi vertebrali

2. Migliorare la circolazione sanguigna e linfatica. Con ripercussioni sul sistema ormonale e immunitario.

3. Diminuire i dolori e i fastidi muscolari

4. Prevenire problemi posturali cronici e progressivamente invalidanti


Tutto questo impatta positivamente sul benessere psico-fisico, aiutando a contrastare in modo efficace lo stress e la tensione nervosa. Per migliorare la propria postura è utile assumere buone abitudini nella vita di tutti i giorni, alternare momenti di pausa attiva a quelli sedentari e fare esercizi posturali e stretching per allentare la tensione muscolare. Alla base ci sono #consapevolezza, #volersibene e #metodo.


Come migliorare la postura e le performance

Praticare brevi esercizi di rilassamento e respirazione consapevole, stretching e esercizio fisico anche durante la giornata lavorativa. Questo aiuta in modo significativo a migliorare la postura, a ridurre la tensione muscolare e lo stress accumulati.



Alcune semplici tecniche possono essere particolarmente utili:


· Esercizi di respirazione profonda, durata 2-3 minuti, per rallentare il ritmo cardiaco, rilassare i muscoli e ridurre l'ansia. Una respirazione addominale aiuta a sciogliere la tensione accumulata nel torace e nelle spalle.

. Brevi camminate e Mobilizzazioni articolari, durata 5-10 minuti almeno due volte al giorno, che consentono al corpo di sciogliersi e di ritrovare libertà e produrre endorfine (sostanze chimiche con azione analgesica e d eccitante).

· Visualizzazione guidata, della durata di 5-10 minuti, che permette di distogliere la mente dai pensieri ansiogeni e di indurre uno stato di rilassamento profondo attraverso immagini e parole guida.

· Stretching mirato per rilasciare le tensioni a livello di collo, spalle e zona lombare. Brevi esercizi di torsione del busto e flessioni della testa permettono di migliorare l'elasticità dei muscoli e la mobilità delle articolazioni.


Praticando quotidianamente queste semplici attività/tecniche, anche per brevi momenti durante le pause, si possono ottenere numerosi benefici:


o Riduzione della tensione muscolare a livello di spalle, collo e schiena

o Miglioramento della postura e prevenzione di contratture e mal di schiena

o Recupero delle normali performance mentali e concentrazione

o Aumento del livello di energia e benessere


La combinazione di respirazione profonda, stretching mirato e tecniche di rilassamento mentale si rivela particolarmente efficace per ripristinare rapidamente un atteggiamento mentale e corporeo corretto e recuperare il proprio benessere in famiglia e al lavoro con impatto sul coinvolgimento e le performance lavorative. Contrastando in modo naturale gli effetti negativi dello stress accumulato.



Vuoi approfondire e provare uno dei nostri corsi sul territorio e online?


Contatti: numero verde gratuito 800864879 / email ad info@rieducatoresportivo.it






68 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page